Puerto Natales e Parque Torres del Paine

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Puerto Natales è una piccola cittadina di qualche migliaia di abitanti nella Patagonia cilena. Mi colpiscono subito le abitazioni che pur essendo in legno e lamiera come al solito, spesso prefabbricate e moltissime in costruzione, sono per il 90% adibite al turismo. Hostal, hotel, BnB, cabanas, e case come quelle dove alloggio io di Airbnb. Insomma è una città dove la gente vive di turismo, lavora, e la sensazione che si respira è che ci sia un forte impulso di crescita. Mi fermo solo due notti, il tempo necessario a fare un’escursione con i miei amici genovesi in un Parco tra i più conosciuti al mondo. Quello delle Torres del Paine. È un sito enorme: ci sono diversi punti di entrata, tutti a quasi due ore di auto da Puerto Natales. Quando eravamo sull’Evangelistas ci hanno fatto addirittura un corso per capire le varie escursioni che si possono fare al suo interno. Ci sono biglietti di ingresso che ti danno il diritto a più di 7 giorni di permanenza, cabanas, hostal e camping al suo interno. Sinceramente non l’avevo messo nel mio programma, perché non mi piacciono tanto le escursioni organizzate e impacchettato da tour operator, e soprattutto perché non mi considero veramente una turista; il mio viaggio è troppo lungo per vivere sempre come fossi in un tour con tappe incalzanti, sarebbe impossibile da sostenere fisicamente, il mondo è troppo meraviglioso e interessante perché una singola persona ne assaporo tutta la magnificenza: a qualcosa si deve rinunciare. E invece, ancora una volta la banda di angeli custodi che mi accompagna mi ha fatto incontrare gli amici italiani, che guarda caso sono in 9 e hanno noleggiato due auto: posso passare con loro una giornata davvero indimenticabile! Decidiamo per l’entrata a sud, la Serrano Entrance, ma già sulla strada ogni tanto bisogna assolutamente fermarsi ad ammirare appunto dai Mirador, lo spettacolo incredibile che ci si stava presentando. Paine in una lingua Indio significa azzurro. Entriamo quindi nel Parco delle Torri Azzurre e arriviamo prima al Gran Salto, una cascata che si forma alla confluenza di due laghi, e dopo passeggiando con calma costeggiamo laghi dai colori veramente difficili da descrivere, dal verde smeraldo al turchese più brillante che ci sia. La vegetazione è molto insolita per noi europei: gli alberi dai tronchi secchi si offrono per sostenere la crescita di nuovi arbusti, creando un effetto spettrale e bellissimo. Ci sono fiori molto rari, vari tipi di orchidee, farfalle e soprattutto guanachi che in piccoli branchi placidamente si abbeverano o brucano. Il guanaco è un animale che appartiene alla famiglia dei lama e nelle vastissime pampas della Patagonia ce ne sono molti. Lo spettacolo dei picchi delle Torres o cuernos, che si specchiano nel lago e svettano tra le nuvole lenticolari dalle forme più strane è assolutamente da non perdere! Ma non è finita: in un’altra escursione arriviamo ad ammirare il Lago Grey, con un grande spiaggione da attraversare che mi ricorda un po’ Mont Saint Michel, solo che in queste acque color grigio lattoso per la gran quantità di sedimenti, profondo più di 600 metri, ci sono degli iceberg azzurri quasi a portata di mano. Alla fine della passeggiata da un Mirador si scorge l’imponente Glaciar Grey, 240 km quadrati di estensione, con uno spessore di 500 metri. Intorno svettano i picchi del Cerro Toro, che sono particolarissime perché la roccia sedimentaria si trova sopra il corpo granitico, perché il magma raffreddandola l’ha resa più resistente all’erosione. Il ghiacciaio retrocede di 5/10 metri all’anno e ha esposto le isole Nunatak. Ho visto anche tre grandi picchi, uccelli, e tornando in auto, la famosa Cueva del Milodon, dove apprendo dai bei racconti di Francisco Coloane, sono stati fatti ritrovamenti di uomini e animali preistorici. 

6 pensieri su “Puerto Natales e Parque Torres del Paine

  1. Bravo racconto!!!! Soltanto ho visto il Paine da lontano. M8 racconterai più quando ci vediamo. Se percepisce il tuo entusiasmo! !!!!.Bacino!

  2. Che bei racconti che fai e tanti saluti alla banda di angeli custodi che ci accompagna sempre. Viviamo felici, mi hermana, ognuna a modo proprio, e loro sorrideranno con noi 😘😘😘

  3. Spero che tu abbia fatto tante, tante foto di quei laghi! Così magari poi ci ricavo qualche quadro!
    Poi “Inter nos” mi parlerai dei tuoi angeli custodi…

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