Giorno 224

Le domeniche sono dei giorni diversi dal solito, anche la gente per strada è diversa, per esempio qui a Medellin oggi ne ho vista più del solito dormire per terra letteralmente sotto i ponti, sui marciapiedi in mezzo all’immondizia o nei parchi. Andare a piedi al Museo della Memoria non è stata una bella passeggiata. Per fortuna si è messo a piovere e quindi sono tornata a casa con un Uber. Il Museo è abbastanza scioccante perché parla di una guerra sanguinosa e cruenta che praticamente si è svolta fino a ieri nel vero senso della parola. Le notizie arrivano a raccontare fino al 2016 dei lunghi ed estenuanti dialoghi per la pace e per la normalizzazione di un Paese che ne ha viste di tutti i colori. Mi riprometto di parlarne un po’ più approfonditamente. All’ingresso del museo la scritta dice “fare vita quando è facile abbandonarsi alla morte è saggezza”.

Finalmente arrivo al Museo
Una sala impressionante
Angusto corridoio
Testimonianze
Medellin, la città più ricca di contrasti del mondo
Exito mon amour
Botero, Famiglia colombiana

2 pensieri su “Giorno 224

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