Scritto all’aeroporto di Istambul
Passare la notte in aeroporto non è male. Non si dorme tanto, si cammina abbastanza, c’è sempre gente. Comunque non ho ancora capito come funziona il WiFi negli aeroporti.
Le persone sono interessanti, nessuna incute un qualche tipo di allarme.
Neanche quei signori ieri notte che urlavano e si muovevano in modo strano, tanto da sembrare una scena al rallentatore. C’era un signore quasi anziano che inizialmente sembrava in preda ad un malore, si accascia a sulle poltroncine ( o vi veniva spinto? Trattenuto?), molti altri intorno che non si capiva bene ma sembrava volessero contenere. Lui urlava forte in direzione di un’altra persona, leggermente distante, coperta da altri elementi. Ho pensato che fosse una persona ferita o che a sua volta si fosse sentita male. Poi, quando gli individui intorno hanno lasciato un po’ di spazio per vedere, ho notato una donna (strano) seduta per terra con le gambe distese. Anche lei alzava la voce e gli uomini sembrava la tenessero ferma per le spalle. Le loro esclamazione come quelle dei soccorritori, erano del tutto incomprensibili. Cerco sempre di capire dalle espressioni, dai toni usati, cosa può essere successo. Quindi mi sono fatta l’idea che lui, anche se era ben vestito (con un completo scuro), fosse ubriaco ed avesse tentato di aggredire la sua donna che, buttata a terra, veniva trattenuta perché a sua volta non si scagliasse sull’aggressore. Però non so cosa gli avrebbe fatto, il più pericoloso sembrava lui. Chissà come è andata a finire, e chissà dove sono adesso?
Ma che film ti fai nella testa. 😂😂😂 non è che dormivi e ti sei sognata tutto?
Macché Manu!!! È successo veramente!!