Il filo 2022- n.14

Testa di divinitá femminile, arte romana, I sec. d.C., Galleria degli Uffizi, Firenze. La presenza della statua in Galleria é attestata dal 1778. Stupiscono le dimensioni colossali, che fanno pensare ad un suo uso religioso. Potrebbe trattarsi di Cibele, la Grande Madre, antica divinitá anatolica della Natura

Intuizioni e pensieri in libertá a partire dalla fotografia

Contrasto cromatico: blu e sabbia. Qual è la domanda giusta? Si sta chiedendo il busto. E soprattutto: esisterà la risposta giusta? Passato, presente o futuro?

Giro la testa dall’altra parte quando vedo qualcosa che mi spaventa: in genere è lo sguardo di alcune persone che mi fa paura. I senzatetto ai bordi delle strade, un uomo solitario che incrocio in una via deserta, una zingara che chiede l’elemosina. Distolgo lo sguardo dalla miseria, dalle immondizie, dalle puzze.

Piccola divagazione

Così, per ammazzareil tempo e fare arrivare l’ora di recarsi a tavola, si écostretta a scriverequalcosa. Masenzavoglia, come se fosse un dovere, un compito da consegnare. Tutto ciò non la faceva stare tranquilla. E dire che la vita con lei éstata generosa! Una donna elegante, appartenente all’alta borghesia piemontese; non più giovanema ancora moltoaffascinante, raffinataper natura. Alta e slanciata, i capelli scuri che le incorniciano un volto armonioso, e soprattutto gli occhi neri, profondi, dal taglio allungato quasi orientale. Amava definirsi una moderna Madame Chauchat, il personaggio femminile ammaliatore de La montagna incantata di Thomas Mann, figura femminilefelina e dalla “passivitàasiatica”.

Ma mentre si avvicina il momento in cui la servitù la chiamerà per la cena e lei sta sorseggiando un drink leggermente alcolico, abbastanza soddisfatta delle piccole considerazioni su di sé e del compito che volgeva al termine, ecco che mettendosi di profilo con aria altera e guardando di sbieco la suaimmagineriflessasulbicchiere, è colta da un moto di disappunto e contrarietà, quasi di rabbia: il suo naso di profilo è proprio inguardabile!

Ottimospunto, la brevitáqui é un pregio, perché ilcontenuto é fulminante, basta a sestesso.Trattandosiperó di un testo breve, va curato neiminimiparticolari. Innanzituttoil tempo verbale, che lascerei al presente, come haiiniziato. Poicurerei la punteggiatura, che accompagnail ritmo deipensieri e deimotidell´animodellacapricciosasignora  (antipatica, ma anche un po´simpatica, alla fine, no?).

Domanda: quale puó esserel´intenzione di proporre un personaggio antipático, in cui illettore non desideriimmedesimarsi?

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