Campo aperto n.5


Augustus Egg (Londra 1816 – Algeri 1863), Le compagne di viaggio, 1862

Due sorelle. Estrema simmetria che pacifica. Ma chissà cosa c’è sotto quelle gonnelline gonfie? Il grigiore non le appanna. Quello che sta fuori non interessa. L’importante è il viaggio.

DOMANDE PER GLI AMICI DEL FILO

TORNARE A CASA

Chi ha detto che solo dalle crisi, dalle inquietudini e dai tormenti possa nascere qualcosa di buono?

Per Sally quale si può considerare casa? Ora non ha voglia di parlare di sé, non vuole dire che sta bene, ha paura della crisi, non la vuole affrontare. E così dalle moschee luccicanti del Cairo desidera tornare alla sua casa di Alexandria. Prova un brivido di piacere quando Ramy, l’autista, al casello le dice: “ Welcome home Sally”.

Le strade illuminate la accolgono, come vecchie donne aristocratiche decadute. Sono state ricche, sfarzose, ingioiellate, con abiti lussuosi di seta, sventaglianti nei loro giardini fioriti, mentre superate le ore più calde della giornata ricevono i loro conoscenti, e la servitù ossequiosa versa limonata ghiacciata nei bicchieri di fine cristallo. Questo si percepisce, si intavvede oltre la vegetazione lussureggiante ed i cancelli dei palazzi d’epoca. Ma è tutto irrimediabilmente finito. Finito o forse superato. Gli splendori del passato sono ora ricoperti  dalle facciate scrostate ed annerite, che cadono a pezzi. Le nobili signore si sono appesantite,  i trucchi ed i pizzi non bastano a nascondere il decadimento. A  Sally sembra di sentire la puzza che queste signore immaginarie emanano, nonostante cerchino di nasconderla con profumi dolciastri.

Ramy lascia Sally davanti al suo palazzo, il portiere la saluta portandole la valigia fino all’ascensore. Lei gli augura buonanotte e vi si infila dentro come in un rifugio, sentendosi inadeguata. Le vecchie signore di cento anni fa le continuano a frullare in testa. Come in una danza macabra muovono lente i piedi nelle calze smagliate mentre  i servi sciabattano nelle scarpe logore. Sally si addormenta nel suo bel  letto king size, nella sua nuova casa. E’ un ritorno precario, temporaneo, ma è comunque casa.

La casa come luogo privato e sicuro. Come rifugio in cui la propia identitá é garantita, nascosta, protetta dalle minacce esterne. Le inquietanti vecchie dame sono uno spunto bellissimo. Il pericolo della vita che non ci piace, lí fuori.

Bravissima, Giorgia, sempre pronta a esplorare il disturbante.

La scrittura si avvantaggia della tua onestá, della chiarezza interiore con cui guardi in faccia le tue emozioni.

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