Campo aperto n.10


Giacomo Balla, Bambina che corre sul balcone, 1912, Museo del Novecento, Milano

Incredibile. Movimento. Come si fa a trasferire il movimento su una tela immobile? E’ un’immagine viva e distinta con delle semplici pennellate a mò di puzzle. Voglia di muovermi, di correre, di fare tante cose. E allo stesso tempo voglia di unità, di ricomporre, di ricompormi, di mettere insieme.

PRONTA PER RITORNARE AL FUTURO

Pronta per ritornare al futuro ma tutta spettinata, molto confusa. Cosa succederà adesso a Sally? Si lascerà andare alla quotidianità nuova, ai suoi piccoli rituali, lamentandosi per il caldo, per le buche nelle strade, per i cumuli di immondizia e macerie, per le mille contraddizioni di questa affascinante ed ammaliatrice città, ricca di insidie, che la fa tornare a casa la sera nel suo rifugio stremata, sudata, stanca?

Oppure potrebbe abbandonarsi all’incanto dei palazzi, della folla disordinata, dei piedi scalzi che sciabattano, dei sorrisi smaglianti, degli sguardi furbi, luminosi, gioiosi, spesso adoranti, curiosi. E poi, finalmente, potrebbe arrivare al mare.

Un’altra soluzione potrebbe essere quella di ricorrere all’immaginazione che qui spesso la stuzzica come un solletico, le fa venire voglia di inventare. Per esempio c’è quel Mr. Mohab dalla voce profonda che un po’ le piace…ecco, potrebbe cercarlo, e rivederlo  in un tardo pomeriggio di fine settembre, al Cafè Trianon oppure al Dèlice. Chissà cosa potrebbe raccontarle a proposito della casa abitata dagli indiani.

Le si affollano in mente tanti frammenti di idee, un mosaico che non riesce e non vuole ricomporre, dato che non le piace avere tutto sotto controllo. E poi ci sono i ragazzi a scuola, gli amici, Don Butros, Don Massimo, Don Piero. Ognuno é un personaggio, una perla, un tassello del mosaico.

Nella mente che si affolla Sally cammina, cammina veloce e finalmente arriva al mare.

Lí, solo lí si ferma e pensa, soddisfatta ed incredula: questo adesso è il mio posto.

La scomposizione e il mosaico sono ottime metafore della mente sovraccarica, un po´(ma non troppo confusa) e tutto sommato felice di questa specie di sovrappopolamento.

Il mare, oggetto e tema  potente che potrai senz´altro approfondire e utilizzare ancora. Il mare e il futuro si sposano bene, tu e Sally vedrete come.

Ho anche pensato che gli anni scorsi nei tuoi testi c´erano sempre le bambine, le sorelle, mentre ora Sally é sola, ma essendo il tuo alter ego la duplicitá in qualche modo é sempre presente.

Noto la contrapposizione (non solo in questo testo, ma nelle storie di Sally in generale) tra la sua solitudine, il suo solipsismo e la congerie di elementi esterni ( cittá grande, lavoro, relazioni sociali, interessi). Sally ama la solitudine ed é parte attiva di un mondo vivace e appassionato. Dal punto di vista creativo, lo spunto affascinante é proprio il momento del vuoto, della riflessione, della pausa. Ti riconosci in queste mie osservazioni, Giorgia? Spero ti siano utili.

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