Pensieri e parole n.2

Mi hanno colpito molto la metafora di Musil e la poesia di Montale.

La cosa particolare è che io sono alle prese con L’uomo senza qualità da anni. Ci sono dei periodi in cui ho lasciato perdere, perché è veramente impegnativo; adesso, in questo particolare, sospeso, solitario periodo, l’ho ripreso. Mi sono autoimposta di leggerne un 1% al giorno sul mio fidatissimo Kindle. Oggi arriverò al 48%. Inoltre alla sera prima di cena mi dedico alla lettura ad alta voce delle tragedie greche. Sembra una cosa folle lo so, ma giuro che per me non lo è. Ho iniziato da quelle di Sofocle, anche se non sarebbe stato l’ordine giusto, ed ora ho attaccato con Eschilo. Stasera c’è l’Agamennone.

Per quello che riguarda Montale poi, è inutile dire che si tratta proprio del poeta che stiamo affrontando proprio ora nelle videolezioni in quinta. Mentre parlo del male di vivere, del correlativo oggettivo, della divina indifferenza e mi sforzo di essere chiara, sintetica, “sento” una particolarissima vibrazione: i ragazzi sono attenti come non mai. Mi commuovo quando leggo loro I limoni, mi trema la voce. E loro capiscono, apprendono, si emozionano con me, lo sento. Una volta ho detto loro: la poesia salverà il mondo. Credo proprio che lo stia facendo.

Chiedo scusa per essere andata fuori tema, ma sono certa che mi capirete.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.