Il filo 2022- n.14

Testa di divinitá femminile, arte romana, I sec. d.C., Galleria degli Uffizi, Firenze. La presenza della statua in Galleria é attestata dal 1778. Stupiscono le dimensioni colossali, che fanno pensare ad un suo uso religioso. Potrebbe trattarsi di Cibele, la Grande Madre, antica divinitá anatolica della Natura Intuizioni e pensieri in libertá a partire dalla

Il filo 2022 n.13

Tepore: L’uomo osserva curioso. Curioso il fatto che la candela non lo bruci. Quello che brucia è il suo desiderio di conoscere, svelare il mistero che sta scritto. Il tempo e lo spazio sono il contorno. Gli elementi dell’universo si aprono alla razionalità. Luce ed ombra si combinano e mi donano un senso di tepore.

Il filo 2022 n.12

Angoscia. Imprigionata come un pesce in una palla di cristallo. Le sbarre alla finestra. Sono io che mi guardo da fuori mentre una collega di Napoli mi racconta che ha votato “Italia Exit”, che l’Unione Europea fa schifo e che siamo diventati tutti più poveri. Malessere, confusione, frustrazione. Ana allo specchio: oggi con questi occhialoni

Il filo 2022 n.11

Ah, la Boca! E’ stato un riconoscimento immediato, come quello tra due amici che si abbracciano dopo tanto tempo che non si vedono. Anche se a guardare bene questo non mi sembra proprio il quartiere porteño, per me è stato come un flash di ricordi ed emozioni. LEGAMI STRETTA STRETTA Appena sveglia compie regolarmente le

Il filo 2022 n.10

CARTASTRACCIA La cartastraccia non vale niente, proprio come lei. La cartastraccia non serve a niente, proprio come lei. Maall’inizio, o per megliodire ad un certo punto, un pocoprima dellacosiddettamezzaetà, la sua vita le era apparsa come un meravigliosofoglio di carta da lettereprofumato: bianco, intonso, tutto da scrivere. Poitutto era precipitato, si era consumato, usurato. Quelmeravigliosofogliobiancoavevaincominciato

Il filo 2022 n.9

LA BAMBINA CHE VENDEVA LE PIETRE Una volta ho conosciuto una bambina che vendeva le pietre. Non si può dire che fosse bella, ma aveva fascino. Selvatica come l’isola sulla quale viveva, occhi scuri e con un cipiglio da arrabbiata, labbra imbronciate, capelli arruffati. I piedi e le mani avevano le unghie sporche, la pelle

Il filo 2022-n.7

Intuizioni e pensieri in libertá a partiredaldipinto di Botticelli Venere ha spossato, forse drogato, il povero Marte che ora si è addormentato e fauni dispettosi giocano irriverenti con le sue mirabolanti armi. Sembra lo prendano in giro. Quello che mi colpisce di più è l’espressione di lei, una qualche altera giovane nobildonna del tempo. Fissa