
Stanlio e Ollio sono stati una coppia di comici del cinema classico hollywoodiano, divenuta famosa in tutto il mondo. Si tratta dell´inglese Stan Laurel (1890-1965) e dello statunitense Oliver Hardy (1892-1957).
Che buffi: mi viene voglia di sorridere come loro. Ma perché si indicano a vicenda? Forse per dirsi: lui è come me, guardate come ci assomigliamo. Non stanno esagerando un po’? Come quando la faccia ti si tira tutta fino a farti quasi male, fino a sembrare non naturale e spontanea. E allora penso che sono due stupidini che fingono.
I tre amici
C’era una volta una coppia di amici che non funzionava finché i due non trovarono una terza persona con cui stare.
E così quella che prima era una coppia, ora diventava un simpatico trio.
I tre amici però incominciarono subito a litigare tra loro: quando uno dei tre mancava, i due restanti facevano a gara nel parlare male del terzo: “Guarda come cammina strano, pensa che cosa ha fatto o detto di stupido proprio ieri…” E via di questo passo fino a pensare ( i due che rimangono in scena) che si sarebbe stati molto meglio mantenendosi semplicemente in coppia. Però questo succedeva sempre, sia che i due insieme fossero gli originali, sia che invece la coppia fosse uno degli originali con quello che si era aggiunto per ultimo.
Insomma, un gran casino!
Tutti e tre comunque continuarono a pensare: “ Che bello se fossimo rimasti solo in due!”
Questo raccontino a me suona falsamente ingenuo, in realtà molto saggio. Una parodia dell’ atteggiamento molto comune di nostalgia per il passato, proprio dei conservatori o dei gattopardisti, che trovano nelle novità e nei cambiamenti la scusa perfetta per mantenere lo statu quo.
Cosa osservo nella forma? Che stai affrontando ( alla Paolo Nori, per capirci) una sfida immensa: quella di scrivere in modo spontaneo e colloquiale contenuti profondi e complessi. Per ora il consiglio che mi viene da darti è quello di aver molta cura di ogni frase e di ogni parola, per essere chiara e allo stesso tempo per non sembrare ricercata ( il che , se ci pensi, è uno sforzo doppio). Credo che su questa strada tu ti stia incamminando, e non è affatto facile. Ma per ora le tue storielle ( chiamiamole così) sono riuscite


